lunedì 17 agosto 2009

LA CASCATA DI PISCINA IRGAS

Itinerario che consente di visitare una delle più belle cascate della Sardegna, racchiusa tra splendide gole granitiche.



Luogo del Trekking: Sardegna, Foresta di MontiMannu,
Comune di Villacidro, Provincia Medio Campidano.
Località di partenza: Cantina Ferraris (367 m s.l.m.)
Località di arrivo: Cascata Piscina Irgas (520 m s.l.m.)
Sviluppo: 4 km circa
Difficoltà: T-E (Turistico-Escursionistico)
Dislivello: 353 m in salita - 353 m in discesa
Tempo di percorrenza: 4 ore a/r
Cartografia: IGM 1: 25000 Foglio 546 sezione II Gonnosfanadiga, Foglio 547 sezione III Villacidro


COME SI RAGGIUNGE:
Per chi proviene dalla S.S. 131, si deve svoltare al bivio per Sardara – San Gavino e dopo aver attraversato quest’ultimo centro, si prosegue sulla strada provinciale per Villacidro fino ad un incrocio con una piccola rotatoria. Qui si deve girare a sinistra per Via Nazionale e dopo aver superato tre incroci con semaforo, in prossimità dell’uscita del paese, verso Villasor, si deve svoltare a destra dove evidenti cartelli indicano per “Monti Mannu”. Subito dopo si incontra un piccolo bivio a Y, che percorso verso destra in pochi km conduce alla diga sul fiume Leni che si supera fiancheggiandola a destra fino a giungere ad un altro bivio. La strada di destra porta al Monte Linas, quella di sinistra al Monti Mannu. Si prende quest’ultima strada che rasenta il lago e che dopo pochi km giunge ad un altro bivio che percorso a destra si immette nell’area protetta del Demanio Forestale Monti Mannu (cartelli di indicazione, inizio sterrata). Si continua lungo la sterrata all’interno del parco dove si trova la caserma della Forestale, e oltrepassatala ci si addentra ulteriormente nel bosco superando un ponte ed uno slargo fino a raggiungere il vivaio per rimboschimento della forestale di Camp’ e Isca (bella struttura con facciata in pietra e recinzione). Da qui si avanza in auto per qualche altro centinaio di metri fino a raggiungere il grande spiazzo presso la radura di Cantina Ferraris dove iniziano i sentieri escursionistici da percorrere a piedi e dove si lascia il mezzo di trasporto. Alcuni ruderi di questo sito sono visibili nella parte alta a destra della radura medesima.

DESCRIZIONE:

Dal piazzale di Cantina Ferraris (367 m s.l.m.), in località Magusu, si risale il rio Cannisoni dapprima per un tratto di larga sterrata rotabile, poi all’interno del bosco fino ad incontrare un cartello in cui si trovano varie informazioni: tempo di percorrenza di ciascun sentiero e sua destinazione. Da qui, si prosegue fino a raggiungere una biforcazione (420 m s.l.m.): a sinistra inizia il sentiero n° 113 che porta alla cascata di Piscina Irgas, raggiungibile in circa un’ora di cammino, mentre a destra prosegue il sentiero n° 109 che giunge fino alla cascata di Muru Mannu, per raggiungere la quale sono necessarie circa due ore di cammino. Seguiamo il sentiero 113 e dopo pochi minuti si guada il rio Cannisoni su un pontino in orsogrill, si prosegue sulla destra fino ad un altro bivio a "Y" con cartello di segnalazione per la cascata (430 m s.l.m.). Si prende a sinistra il sentiero che sale ripidamente lungo una mulattiera dei carbonai ancora in buono stato di conservazione immersa in un fitto bosco di lecci che porta infine ad un valico con uno spiazzo panoramico (620 m s.l.m.) dal quale è ben visibile la bella cascata di Piscina Irgas, che si butta in una profonda piscina con un salto di circa 40 metri. Dallo spiazzo si prosegue a sinistra sul sentiero lungo il ciglio dello strapiombo sulla gola, da dove si gode uno splendido panorama della cascata e della gola levigata dall’erosione del Rio Oridda, per poi scendere fino ad arrivare ai piedi della cascata (520 m s.l.m.). Per il ritorno, dopo un’adeguata sosta, bisogna seguire a ritroso lo stesso percorso, oppure in alternativa, si può discendere la gola del rio d’Oridda circondata da un anfiteatro di alte pareti rocciose seguendo il corso dell’acqua e gli omini di pietra che fanno da ottimo punto di riferimento per quasi tutto il percorso, attraversando ora a destra ora a sinistra il fiume trovando via via i passaggi migliori, superando stretti varchi in cui l’acqua ha scavato profonde e numerose marmitte, o seguendo tracce di sentiero in mezzo alla vegetazione arbustiva, si arriva infine nel punto in cui il Rio d’Oridda e il Rio Cannisoni si uniscono. Da qui è facile raggiungere lo spiazzo di Cantina Ferraris dove abbiamo lasciato l’auto.